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provetta

LA RICERCA ALGAN

L'ESPERIENZA DI ALGAN

NEL SETTORE DELLE BIOTECNOLOGIE

Esperienza nelle biotecnologie

ALGAN ha attivamente partecipato con il settore ricerca e i suoi professionisti alla scoperta e messa in opera di biotecnologie all’avanguardia. Una di queste è il Fegato Bioartificiale, attraverso una sua pregressa consociata SAIDA e poi SAIDA HEALTH (amministratore Dott.ssa Virginia Gubitosi).

 

Il fegato bioartificiale è un sistema extracorporeo, costituito da un apparecchio simile a quello della dialisi renale e da una cartuccia detta “bioreattore”. Il bioreattore,  unità funzionale dello strumento, è costituito da una “scatola” nel cui interno vi sono cellule di fegato di maiale, o di altra origine.

Gli epatociti, tenuti in vita nel sistema da sofisticate tecniche di coltura,  venendo a contatto con il plasma del paziente affetto da insufficienza epatica grave, svolgono le loro azioni di sintesi e di detossificazione da una parte sostituendo momentaneamente il fegato malato e, dall’altra, aiutandolo a riprendersi autonomamente. Questo perché non esistono farmaci o apparecchiature in grado di svolgere tutte le sofisticate azioni del fegato.

ALEX.png

Il passaggio rapido del plasma all’interno del bioreattore non comporta comunque reazioni di rigetto da parte del paziente, cosa che invece accadrebbe se un fegato di maiale venisse trapiantato in toto nell’uomo.

Gli animali da cui vengono isolate le cellule epatiche sono maiali cosiddetti SPF, altamente controllati, in modo da evitare trasmissioni di malattie batteriche o virali all’uomo.

È possibile utilizzare anche cellule di derivazione umana o sintetica.

Fegato bio nel sistema.png

COLLABORAZIONI

 

ALEX è nato da una collaborazione del Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche, Università di Padova con:

 

Università e Azienda Ospedaliera di Padova

 

  • Istituto di Anestesia e Rianimazione 

  • Istituto di Istologia e Ingegneria Tissutale 

  • Istituto di Microbiologia 

  • Istituto di Anatomia Patologica 

  • Centro Immunotrasfusionale 

  • Servizio di Nefrologia 

  • Laboratorio Analisi 

  • Anatomia Patologica – Servizio di Microscopia elettronica 

  • Istituto zooprofilattico di Legnaro (PD) 

Fegato Bioartificiale nel sistema.

CARTUCCIA ALEX.png

La cartuccia è il contenitore monouso, della matrice e delle cellule.

 

ALEX ha una cartuccia appositamente disegnata per:

 

  • Contenere la matrice di sostegno alle cellule

  • Ottimizzare l’ossigenazione cellulare

  • Ottimizzare il contatto sangue del paziente – cellule

  • Ottenere un caricamento cellulare sufficiente e facile da eseguire

Altre Università

 

  • Istituto di Chimica Inorganica – Università “la Sapienza” – Roma  

  • Dipartimento di Biochimica e Biofisica e Chimica delle Macromolecole - Università di Trieste 

  • Istituto di Medicina Interna – Università “Campus Bio-medico” Roma 

  • Dipartimento di Ingegneria Chimica - Università “La Sapienza” Roma 

  • Ingegneria Chimica Università “Campus Bio-medico” Roma 

  • Istituto di Microbiologia Università “Campus Bio-medico” Roma 

  • Istituto Zooprofilattico - Brescia 

  • Istituto di Clinica Chirurgica – Università di Ferrara 

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Università Straniere

 

  • Dept. of Gastroenterology and Transplantation – Loyola University – Chicago, USA

  • (Prof. D.Van Thiel)

  • D.R.I – University of Miami – Miami, USA (Prof. C. Ricordi)

  • Dept. of liver a G.I transplantation – University of Miami, Miami (USA) (Prof. A.Tzakis)

  • Dept. Liver Transplantation – University of Cape Town, Città del Capo, Sudafrica 

  • (Prof. D.Khan)

  • Dept. of Surgery, University of Beiruth, Beiruth, Libano (Prof. A. Riszk)

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Biomatrice al microscopio.png

Biomatrice al microscopio elettronico.

microscopio.png

ALGAN PER I TRAPIANTI

Esperienza nei trapianti

IL TRAPIANTO DI CELLULE EPATICHE UMANE

La base della ricerca si basa su una precisa metodica terapeutica: il trapianto o innesto delle cellule.

 

Questa linea di ricerca conduce a due procedure:

 

  1. Innesto di cellule epatiche modificate geneticamente 

  2. Innesto di cellule staminali adulte

​

Uno dei problemi maggiori non ancora risolti è costituito dalla permanenza delle cellule nell’ospite. Sia nelle esperienze sperimentali che cliniche, le cellule trapiantate, dopo un certo periodo variabile si disperdono, terminando così la loro azione terapeutica.

 

La nostra esperienza sperimentale indica la milza come organo di prima scelta, mentre la nostra esperienza clinica indica lo stesso fegato come organo sede d’impianto.

 

Pertanto il protocollo di ricerca ha focalizzato i suoi obietti non solo nei punti 1 e 2 esposti ma anche sul sito di impianto dell’innesto. 

​

La ricerca è stata condota dal Prof. Giovanni Ambrosino (consulente SAIDA e poi ALGAN) assieme alla Università di Padova.

Epatociti nella milza.png

Epatocitii nella milza.

Microcapsule.png

La ricerca si è allargata poi al Diabetic Research Insitute di Miami ove è stato possibile incapsulare gli epatociti, in modo da essere facilmente veicolabili e non attaccabili dal sisitema immunitario.

Microcapsule.

© ALGAN LTD

info@alganltd.com

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